sabato 12 settembre 2009

Aldo in Oltretorrente

Ieri sera, il vecchio Andrea Ansaloni mi ha portato da Aldo (detto da qualcuno "il pazzo"). Molto piacevole la trattoria, molto piacevole la piazzetta Inzani. A sentire i parmigiani, la zona ormai era il Bronx, la Brixton )anni '80) di Parma, teatro di ogni tenebrosa malavita d'importazione. In realtà, la piazzetta è un gioiellino vero, ristrutturata molto bene, piacevolissima per berci il Brancamenta a giochi fatti. Ma veniamo ad Aldo. L'uomo (che poi è il figlio di Aldo) porta quel che gli gira, ed è inutile che guardiate il menù. Incominci con gli affettati, e sono di livello (anche se i parmigiani son sempre a dire "si, ma..."). Niente torta fritta, sennò i vicini impiccano il povero Aldo, cosa che sarebbe un peccato. A seguire bis di primi. Pappardelle all'anatra, che non ho assaggiato per via dei funghi, ma che son state molto apprezzate. Io ho mangiato dei tortelli al tartufo, buonissimi. E poi, uno spettacolare roastbeef di cavallo che vale il viaggio: saporito, tenero, una squisitezza. La sbrisolona, va detto, pur non essendo male, sembrava un po' un biscottone. Verace il lambrusco della casa (euri 7.5). il conto finale l'ha pagato Ansaloni, perciò non so dire. Comunque: se siete a parma, qui non sbagliate.

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