lunedì 24 agosto 2009

Anchoïade

A vederla così, sembra merda, e di quella brutta. E invece... dio quanto amo l'Anchoïade. I franzosi la mangiano con le verdure crude, come il nostro pinzimonio. Ma è buonissima anche con il crostino. Il meglio è che è facilissima da fare. Io ho preso 10 acciughe sotto sale (siciliane) e le ho messe sotto l'acqua. E' il caso di metterle a dissalare con buon anticipo, almeno un paio d'ore, sennò l'adorabile salsa che sa di Provensa vien troppo salata.
Sa, sa sa, ma quanto allittero...
Dopodiché, ho sfilettato le acciughe e le ho messe nel robot con tre spicchi d'aglio e uno zic di aceto (una cucchiaiata, via... ). Poi, ho sfrullato aggiungendo extra vergine finché la consistenza è quella... quella di che?
Quella di una maionese? Bravo, quella lì!
Io mangio l'acciugata con, savasandì, un rosè del Var. Per esempio, lo chateau de Bregancon, fatto a ridosso della spiaggia del mio cuore, a Bormes, quella dove fanno il bagno pure Sarko e Carlà.
Beati ragazzi...

Grazie Vinnae!!!


Un grazie al piacevolissimo Vinnae, la Ribolla gialla che Jermann, in spregio al luogo comune, tura con tappo a vite. Io e alcuni dei colleghi al seguito di Bossi (tra cui Paolo Barbieri, Marco D'Auria, Matteo Pandini, Rodolfo Sala, Vito Troiano) ne abbiamo bevute una decina di bottiglie (tutto vero, ma in due giorni) all'enoteca La Rasega di Ponte di Legno (Bs), facilissima da trovare perché è alla confluenza dei due torrenti che formano l'Oglio. In realtà, il Vinnae non è solo ribolla, ma un uvaggio con Tocai e Riesling. Il risultato, comunque, è il vino dell'estate: fresco, asciutto, ma dall'acidità con qualcosa di stuzzicante. Noi lo abbiamo bevuto a gran golate con vari taglieri di affettati che valevan la pena (e mica è scontato).
Sempre grazie agli Jermann!!!